La preoccupazione di pazienti ipocondriaci può riguardare le funzioni corporee (per es. il battito cardiaco, la respirazione), le alterazioni fisiche di lieve entità (per es. piccole ferite o una saltuaria allergia) oppure le sensazioni fisiche indistinte o confuse (per es. “cuore affaticato”, “vene doloranti”).
La persona attribuisce questi sintomi (o segni) alla malattia sospettata ed è molto preoccupata per il loro significato e per la loro causa.
I pazienti ipocondriaci hanno un’immagine di sé caratterizzata dall'assunzione di essere delle persone fragili, vulnerabili, deboli, facili alle malattie. Una debolezza sul piano fisico ma anche sul piano psicologico intesa come tendenza a provare emozioni esagerate, ad avere difficoltà nel controllarle e dunque a poterne essere sopraffatti e impazzire.
I tentativi di rassicurazione autonomi ("autoesami", ricerche di informazioni su internet, ecc.) ed eteronomi (pareri continui chiesti ai familiari, visite mediche, esami specialistici, ecc.) solitamente non funzionano o funzionano solo temporaneamente e soprattutto in molti casi inaspriscono i timori ipocondriaci (un’espressione incerta del medico farà sorgere nuovi dubbi, un valore ematico anomalo rafforzerà la convinzione di essere gravemente malati, ecc.).
Il nostro percorso:
Durante la terapia individueremo ed interromperemo le spirali viziose dell’ipocondria, lavoreremo insieme per raggiungere uno stato di accettazione del rischio di malattia che ti permetterà di diminuire l’intensità e la frequenza delle tue preoccupazioni nel rispetto di una sana e corretta prevenzione del proprio stato di salute.